Rimozione di prodotto in fase libera in un deposito ferroviario attivo
Pump & Treat potenziato, ISCO ed ENA completati al di sotto dei binari
Abbiamo utilizzato una strategia di trattamento integrato per bonificare un acquifero da LNAPL e contaminanti in fase disciolta al di sotto di una stazione di rifornimento in un deposito attivo di vagoni ferroviari e in prossimità di una stazione di una linea di grande importanza. Pump & Treat potenziato, Ossidazione chimica in situ (ISCO) e attenuazione naturale potenziata (ENA) sono stati integrati tra loro per rimuovere in situ con successo la contaminazione delle acque di falda, nel modo più sicuro ed efficiente possibile (evitando la necessità di escavazione). Questo progetto è risultato finalista agli UK Rail Industry Awards (UKRIA 2018) nella categoria Ambiente & Sostenibilità.
Trascrizione del testo del Video
Presso un deposito per la manutenzione dei treni nel Sud dell’Inghilterra, dove i treni vengono puliti, sottoposti a manutenzione e riforniti di carburante, è stata rilevata una contaminazione nei terreni e nelle acque di falda al di sotto della postazione di rifornimento carburante.
È stata eseguita una caratterizzazione e si è constatato che il combustibile diesel era stato sversato e si era infiltrato nel sottosuolo per più anni. Ciò ha portato la presenza di combustibile surnatante in fase libera sopra la falda e un plume in fase disciolta esteso attraverso il sito. Questo plume si era diffuso fino ai confini del sito, in adiacenza a proprietà residenziali, dove si è valutato che rappresentasse un rischio sanitario ambientale.
Lo scopo della bonifica era di rimuovere tutto il surnatante e ridurre la contaminazione in fase disciolta. Ciò al fine di risultare conformi a quanto previsto dalla normativa ambientale e rimuovere qualsiasi potenziale passività ambientale off-site.
Si tratta di un sito molto movimentato con un deposito operativo e una stazione principale, pertanto la bonifica ha dovuto essere completata nel modo più sicuro e meno impattante possibile. Per soddisfare questa esigenza, è stato scelto un approccio innovativo di bonifica in situ, in modo da trattare la contaminazione all’interno del sottosuolo stesso, senza la necessità di effettuare scavi.
Ciò ha consentito anche di minimizzare il tempo impiegato dagli operatori in campo, riducendo drasticamente i rischi di salute e sicurezza correlati alle attività di cantiere ed evitando qualsiasi interruzione delle attività del deposito.
La bonifica è stata pianificata e completata suddividendo il sito in 2 aree in base ai livelli di concentrazione dei contaminanti. Sono state quindi integrate diverse tecnologie di trattamento per fornire la soluzione più efficiente per ogni livello di contaminazione:
Nell’area sorgente, dove era stato rilevato surnatante, abbiamo implementato un intervento di Pump & Treat potenziato. Ciò ha incluso l’installazione tra i binari di 18 pozzi a 7 m da p.c.
Sospese all’interno di questi pozzi, speciali pompe a carico dall’alto hanno trasportato l’olio e l’acqua pesantemente contaminata lungo tubazioni interrate o messe in sicurezza, fino ad un impianto di trattamento automatizzato.
L’efficienza del sistema è stata notevolmente incrementata attraverso più iniezioni di un agente desorbente chiamato PetroCleanze® per rimuovere il carburante adeso al terreno, portandolo in fase disciolta, dove le pompe possono rimuoverlo. Utilizzando PetroCleanze per potenziare la rimozione dell’olio, il tempo necessario per il funzionamento del sistema è stato dimezzato, riducendo drasticamente la durata del programma dei lavori.
Dopo la rimozione del prodotto libero, il plume in fase disciolta è stato trattato co-iniettando nei pozzi due prodotti: il primo di questi è il RegenOx®, il nostro potente agente ISCO, che abbatte rapidamente alti livelli di contaminazione nelle acque di falda.
È stato anche iniettato ORC Advanced® per stimolare e supportare la degradazione biologica della contaminazione residua. L’ORC rilascia ossigeno disciolto nelle acque di falda per 12 mesi con una singola iniezione.
Il trattamento ha consentito la rimozione con successo dell’olio surnatante in 5 mesi e la riduzione delle concentrazioni in fase disciolte sul sito come pianificato.
L’integrazione tra tecnologie ci ha consentito di raggiungere gli obiettivi nel modo più sicuro ed efficiente possibile. Ha inoltre fornito notevoli risparmi di costi e tempi e ha evitato qualsiasi interruzione del funzionamento del deposito e della stazione.
Il successo di questa soluzione di bonifica è stato riconosciuto pubblicamente, in quanto il progetto è risultato finalista ai 2018 UK Rail Industry Awards.