Trattamenti in situ di acque di falda contaminate da solventi clorurati
Trattamenti in situ di acque di falda contaminate da solventi clorurati
L’ing. Mariangela Donati e l’ing. Marcello Carboni illustrano diverse tecnologie di bonifica in situ mediante l’applicazione di substrati iniettabili per il trattamento di acquiferi contaminati da solventi clorurati. Durante il webinar vengono descritte nel dettaglio 3 diverse opzioni di trattamento disponibili, passando dall’ingegnerizzazione dei substrati organici per ottimizzare il profilo di rilascio e la distribuzione nel sottosuolo, all’uso di prodotti colloidali di ultima generazione:
- Declorurazione riduttiva potenziata mediante l’utilizzo di elettrodonatori organici a rilascio controllato di idrogeno
- Biodegradazione potenziata da adsorbimento in situ, mediante carbone attivo colloidale
- Riduzione chimica in situ (ISCR) mediante ferro zerovalente colloidale solfurato
In questo webinar hai l’opportunità di approfondire:
- I principi tecnici di funzionamento alla base delle tre tecnologie in situ
- Gli sviluppi tecnologici più recenti volti a migliorare le performance in termini di iniettabilità, profilo di rilascio, reattività, coiniettabilità con altri reagenti, semplicità di utilizzo
- I criteri di selezione delle tecnologie sulla base delle caratteristiche del sito in termini di contaminazione, geologia, tempistiche di trattamento e concentrazioni obiettivo
- Alcuni casi di studio applicativi che illustrano con esempi pratici i risultati ottenibili
- La possibilità di integrare le diverse tecnologie attraverso interventi per fasi successive o co-applicazione
La presentazione è strutturata attorno ai 4 requisiti fondamentali che sono necessari per rendere ogni tecnologia in situ efficace:
- Reattività: meccanismi di reazione dei prodotti con i contaminanti di interesse
- Distribuzione: dispersibilità, iniettabilità e raggi di influenza ottenibili
- Persistenza: estrema longevità di rilascio / trattamento, per poter dimensionare gli interventi attraverso applicazioni singole e minimizzare i costi di bonifica
- Facilità d’uso: utilizzo di attrezzatura di miscelazione e iniezione di semplice implementazione, e sicurezza per gli operatori di cantiere
Presentato da:
Ing. Mariangela Donati
Mediterranean District Manager, REGENESIS
L’ing. Donati, District Manager di REGENESIS per l’Italia, la Francia e altri paesi del Sud Europa, supporta i clienti nella selezione, nel dimensionamento e nella valutazione economica degli interventi di bonifica mediante le diverse tecnologie REGENESIS disponibili. L’Ing. Donati ha svolto i suoi studi all’Università di Bologna, dove ha conseguito nel 2014 una laurea magistrale in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, avendo partecipato allo sviluppo di uno studio in ambito di statistica e geostatistica applicate alle concentrazioni di nitrati in acque superficiali presso l’École des Mines de Paris (Francia). Ha maturato successivamente esperienze lavorative pluriennali sia in Italia che all’estero nei settori ambientale, minerario, di geostatistica e di gestione dei siti contaminati nelle diverse fasi previste dagli iter procedurali.
Ing. Marcello Carboni
Regional Manager Europe, REGENESIS
L’ing. Carboni, in REGENESIS dal 2011, ha ricoperto fino al 2018 il ruolo di Mediterranean District Manager, fornendo per l’Italia e altri paesi nel Sud dell’Europa supporto tecnico e assistenza nelle applicazioni in campo dei prodotti REGENESIS presenti sul mercato. Nel suo ruolo attuale di Regional Manager coordina dal punto di vista tecnico e commerciale i diversi distretti europei, e valuta potenzialità di sviluppo in nuovi paesi. Precedentemente aveva maturato un’esperienza decennale nella progettazione e nella realizzazione di bonifiche di siti contaminati all’interno di una società italiana di consulenza e di realizzazione interventi. L’ing. Carboni ha conseguito nel 2001 la laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio presso il Politecnico di Torino, avendo seguito parte degli studi accademici presso la Technische Universiteit Delft (TUDelft) nei Paesi Bassi, ed avendo partecipato presso la Universitat Politècnica de Catalunya (UPC) di Barcellona allo sviluppo di un progetto inter-universitario finanziato dalla Comunità Europea relativo allo studio del trasporto all’interno della zona vadosa dei contaminanti residui derivanti dal riutilizzo a fini irrigui di acque di scarico civili trattate.